Produzione di cioccolato... verde.

RISPARMI SULLA PRODUZIONE DI CALORE FINO AL 50%

Arriva a risparmiare fino al 50% per l’acquisto di energia termica necessaria ai suoi processi di lavorazione la Caffarel, industria dolciaria piemontese, grazie a una caldaia alimentata a biomasse solide Uniconfort. Un impianto fortemente voluto dall’azienda, che si trovava a fronteggiare ingenti spese per il riscaldamento delle vasche che utilizza per la lavorazione del cioccolato, e commissionato da una cordata di imprenditori locali a Luserna San Giovanni (To).

L’IMPIANTO A COGENERAZIONE

La caldaia, una Global 500, alimenta un impianto a cogenerazione che produce 1 MW elettrico e 4,1 MW termici. Il calore prodotto viene utilizzato per riscaldare le cisterne di cioccolato. L'impianto viene alimentato con biomasse a filiera corta, provenienti dalla manutenzione dei boschi della vicina Val Pellice, che arrivano a costare anche la metà rispetto ai combustibili fossili, permettendo la produzione di energia a basso costo, ma anche l’avvio di un indotto locale, che porta a nuovi posti di lavoro e a stimolare una gestione virtuosa del territorio. L’impianto ha un impatto ambientale praticamente nullo. Le biomasse, infatti, sono un combustibile a CO2 zero e la tecnologia Uniconfort permette di mantenere fumi e polveri molto al di sotto di quanto richieda la pur stringente normativa italiana.

CALORE PER LA CAFFAREL E NON SOLO

Il calore generato, 4.100 kW termici all’ora, alimenta un sistema di teleriscaldamento collegato all’impianto della Caffarel, che assorbe 1 MW dei 4,1 prodotti. Il resto viene distribuito ad edifici pubblici, piscine, scuole e altro, e a privati, per i quali i costi di riscaldamento sono diminuiti di circa il 30% e dove è possibile eliminare la caldaia individuale. L’energia elettrica prodotta, invece, viene venduta alla rete.

L'IMPIANTO IN NUMERI

Caldaia Global 500
Potenza resa: 1 MWe + 4,1 MWt
Energia elettrica prodotta: 8.000 MW
Energia termica prodotta: 5.950 kWt

Combustibile: Scarti di legno proveniente da manutenzione forestale locale
Consumo biomassa: 17.000 ton/anno

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