In Italia, a Borgo Val di Taro scelgono una caldaia a biomassa solida per riscaldare gli ambienti.
VANTAGGI ECONOMICI
Non solo aziende, piscine e vivai, ma anche ospedali. Si allarga sempre di più il range di utilizzo delle caldaie a biomasse solide, impianti che permettono un risparmio rispetto all’utilizzo di altri carburanti di circa il 50 % con un ammortamento dell’investimento in soli 5-6 anni.
VANTAGGI PER L'AMBIENTE
Quando si parla di pubblico, il rispetto dell’ambiente è d’obbligo, e bruciare biomasse significa risparmiare all’ambiente emissioni di CO2 e di polveri fortemente inquinanti.
IN ITALIA: L'OSPEDALE DI SANTA MARIA
L’Ospedale Santa Maria di Borgo di Val Taro (Pr): è la prima struttura sanitaria in Emilia Romagna ad aver scelto un impianto a biomassa, un’esperienza promossa in collaborazione tra Provincia, Comune, Consorzi e AUSL.
LA CALDAIA A BIOMASSE
Uniconfort ha installato una caldaia a griglia mobile inclinata modello Global a 6 bar di pressione che lavora a 150 °C alimentata a cippato. Attualmente viene utilizzata solo per produrre calore, ma successivamente con l’aggiunta di accessori che consentiranno all’impianto di lavorare a una pressione più alta, potrà produrre anche energia elettrica.
GARANTITA ANCHE L'ASSISTENZA
Il calore ad un ospedale deve essere garantito sempre, in ogni momento. Il funzionamento sicuro, efficiente e continuativo è assicurato, come sempre, dalla teleassistenza offerta da Uniconfort mediante software che permettono di tenere monitorate a distanza le caldaie.
IL CIPPATO DI LEGNO
La materia prima legnosa proviene da boschi localizzati entro un raggio di 15 km dalla centrale termica. Il valore di sostituzione del combustibile fossile in 20 anni è pari a circa 2 milioni di Euro: di questi 55.400 €/anno, ovvero 1,1 milioni di Euro in 20 anni sono “riversati” nell’economia primaria locale.
EMISIONI
L’impianto è gestito da un sistema elettronico che consente di ottimizzare la combustione e di ridurre le emissioni. Durante il controllo delle emissioni da parte degli organi competenti è stato rilevato un valore di polveri totali di 39 mg/Nm3, meno di un terzo del limite di legge (100 mg/Nm3, Dlgs 152/2006). A titolo esemplificativo questo impianto emette una quantità di polveri totali pari a quella emesse da 10 stufe a legna tradizionali.
LA CO2 EVITATA
La centrale termica a cippato dell’Ospedale Santa Maria contribuisce a ridurre annualmente circa 360 t di CO2-eq (7.200 t in 20 anni), ovvero quanto emetto- no 100 automobili che percorrono ciascuna 26.000 km all’anno.
I NUMERI DELL'IMPIANTO
- Modello caldaia: Global
- Potenza caldaia: 700 kW
- Consumo annuo cippato: 784 t
- Contributo PSR: 67 %
- Mancata spesa metano (1.539 MWh x 60 €/MWh): 92.340