IL RISCATTO DELLO SCARTO
Da quasi 30 anni riscalda uffici, serre e abitazioni con biomasse solide per lo più autoprodotte. È un pioniere delle caldaie a cippato UmbraFlor, l’azienda vivaistica regionale a totale capitale pubblico che raccoglie due vivai, La Torraccia e Il Castellaccio, situati tra Gubbio e Spello, in provincia di Perugia. Risale al 1984 l’installazione della prima caldaia Uniconfort. Un apparecchio che è stato sostituito con una nuova caldaia dopo ben 24 anni di lavoro, e che riscalda oggi 6 mila metri cubi di serre, abitazioni ed uffici. L’azienda si è rivolta alle biomasse spinta dalla disponibilità di terreni adatti alla coltivazione del pioppo a corta rotazione e dalla buona quantità di biomassa legnosa proveniente dagli scarti del vivaio. Una scelta dettata anche dall’attenzione all’ambiente, che puntava alle emissioni zero.
L'IMPIANTO
La caldaia, installata da Uniconfort, funziona con qualsiasi tipologia di cippato, sia fresco che secco. Si tratta di una Uniconfort Global/G Tipo 40 con una potenza di 470.000 Kcal (545 Kw) ed una resa di 400.000 Kcal (465 Kw). Il rendimento si attesta quindi sul 91,4%, molto elevato per una caldaia a cippato.
I VANTAGGI
La caldaia è stata acquistata con un contributo pubblico pari al 50% ed è stata ammortizzata dopo pochi anni. La produzione di cippato avviene all’interno della struttura, con trasporto a distanze sempre inferiori ai 5-6 km.
I numeri dell'impianto
- Modello caldaia: GLOBAL 40
- Potenza della caldaia installata: 545 kW
- Lunghezza rete teleriscaldamento: 600 m³
- Volumi locali da riscaldare: 12.000 mc
- Consumo annuo di cippato: 130 t
- Prezzo del cippato: 70 €/t
- Energia termica erogata: 368 MWh/anno
- Finanziamenti pubblici: Mipaaf (progetto PROBIO)e Fondi Regione Umbria