DIMEZZATI I COSTI PER IL COMBUSTIBILE, E NON SOLO
Centinaia di migliaia di Euro all’anno di risparmi: è questo il risultato ottenuto da aziende che coltivano funghi in Irlanda del Nord, che si sono rivolte ad Uniconfort per realizzare impianti di produzione di energia termica a biomasse. Un risparmio che potrebbe diventare ancora più consistente, nel caso le caldaie potessero utilizzare come carburante la lettiera dove crescono i funghi. Senza dimenticare, poi, i vantaggi ambientali, che si concretizzano nella riduzione di emissioni per mille tonnellate di CO² all’anno in meno ad ogni caldaia installata! Si allarga dunque il mercato di fruitori di impianti a biomasse, comprendendo anche imprenditori agricoli, i coltivatori di funghi, che cominciano a guardare con interesse alle opportunità di risparmi derivanti da questo tipo di caldaie. Un interesse partito dall’Irlanda del Nord, dove il primo impianto è stato installato dall’azienda di San Martino di Lupari nel 2008, ma che continua a crescere: sono tre gli impianti realizzati nel 2010.
FUNGAIE: AZIENDE ENERGIVORE
Le fungaie coltivano i funghi in celle che vengono mantenute a determinati valori di temperatura e di umidità per accelerare la crescita del prodotto. Condizioni che riducono a due o tre giorni il ciclo di vita del fungo, concluso il quale la lettiera dove cresce viene eliminata. Quindi, viene fatta la sterilizzazione della cella con vapore a 110° C per uccidere i batteri e si inizia un nuovo ciclo. Di qui la forte domanda termica dell’azienda agricola, che porta il costo del carburante ad incidere per circa il 40% sul costo del prodotto finale.
LA CALDAIA INSTALLATA
L’azienda veneta ha installato nelle fungaie dieci caldaie da 1 megawatt alimentate a cippato. Il costo dell’investimento è stato ammortizzato dagli imprenditori irlandesi in poco più di sei mesi.
I POSSIBILI SVILUPPI: SCARTI DI LAVORAZIONE COME COMBUSTIBILE
In questi mesi il reparto ricerca e sviluppo di Uniconfort sta testando la possibilità di realizzare una caldaia che funzioni con il materiale delle lettiere sulle quali crescono i funghi. Un carburante a costo zero per l’azienda, che, anzi, affronta una spesa ingente per smaltirlo. In questo modo l’azienda diventerebbe auto sostenibile producendo, cioè l’energia che consuma, ed il combustibile sarebbe completamente gratuito e verrebbe eliminato dalle voci di costo.